giovedì 14 marzo 2013

La notte brava di Macchia

Per i lettori non affezionati, Macchia e’ il nostro gatto, nero. Normalmente va in giro tutto il giorno per il giardino, ma la notte lo “ritiriamo” in casa. Da sempre, soprattutto in autunno e inverno, dormiamo con la finestra un po’ aperta: entra la brezza dell’east coast, la via e’ silenziosissima, una goduria. Beh ieri notte Macchia e’ fuggito dalla finestra! Cerca che ti ricerca, gatto scomparso, per scrupolo mi affaccio alla finestra della camera che avevo lasciato un po’ aperta e lo vedo sul cornicione del primo piano. Che poi non e’ neanche cosi’ facile uscire da li. La finestra sara’ a 60cm da terra piu’ altri venti centimetri di parte di vetro che non si apre. E sull’esterno uguale. Unico aiuto un piccolo davanzalino all’interno, largo max 5cm: sara’ saltato li’ e poi si sara’ catapultato sotto, la bestia! La preoccupazione piu’ che per la sua incolumita’, in fondo era solo un primo piano, era che entrasse nella camera da letto di qualche vicino. Vi immaginate la scena: uno si alza mezzo addormentato per andare in bagno e si trova davanti un gatto nero. Not nice! Inoltre non sapevamo se riusciva a scendere a terra quindi abbiamo passato mezz’ora a costruire con un asciugamano e non so che altro (Andrea’s ideas!!) una specie di appiglio perche’ potesse rientrare, e abbiamo comunque aperto la porta sotto. E infatti alle 3,30 AM vengo svegliata da dei miagolii incazzosi, ed era lui che litigava con un altro gatto. A quel punto e’ entrato in casa dalla porta e sono riuscita in qualche modo a blindarlo dentro. Adesso mi tocca mettere le protezioni alle finestre, come per i bambini, perche’ non si catapulti di sotto. Bestiaccia pelosa nera!!! Diciamo che pero’ questo evento gattesco ci ha permesso di seguire, piu’ o meno in diretta l’elezione del nuovo papa. Francesco, amico degli animali, sara’ stato un segno del destino? Ho letto un sacco di commenti positivi,ma a parte il fatto che qui facevamo il tifo per il filippino, non si poteva scegliere uno piu’ giovane? Tra 10 anni stiamo ancora qui con le dimissioni del papa! I giornali locali di oggi ovviamente non riportano la notizia, ma devo dire che la radio stamattina era piu’ interessata al crollo della tassa di circolazione per le auto sopra i 1600cc (la famosa COE) che all’elezione del papa. Fosse stato un filippino si, ma un argentino. Che poi diciamo le cose come stanno, circa la meta’ della popolazione argentina ha origini italiane (40-60%), quindi e’ un altro papa italiano, anche se viene dalla “fine del mondo”. La cosa piu’ carina che ho visto in merito all’elezione e’ stata la foto che gira su FB con la finestra dello studio  papale e una testa pelata che fa capolino... E sotto scritto” paura eh!! Geniale!!
Il sito dello Straits Times mette un bella headline a tutta pagina del nuovo papa, il primo non europeo da piu’ di 1.000 anni, racconta la sua storia, intervista qualcuno in piazza San Pietro e soprattutto via di gossip su come hanno fatto a fare la fumata “colorata”. Finalmente lo so anche io: hanno usato le cartucce che si usano allo stadio per fare i fumogeni colorati. Potassio, antracene, carbone e zolfo per il fumo nero, potassio, lattosio e resina di pino per il fumo bianco. L’articolo si conclude dicendo: nonostante l’uso abbondante di questi prodotti chimici ne’ gli affeschi della Cappella Sistina ne’ i cardinali (in questo preciso ordine) hanno avuto alcun danno dal fumo sviluppato. What?? Safety first!!

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